annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

AD12 Sopra discussione per loggati

Comprimi

Turbo-compressore

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • Turbo-compressore

    ciao ragazzi, visto che se ne parla in molti forum e che è praticamente un componente standard, volevo cimentarmi e provare a descrivere cos'è il turbo-compressore, cosa fa, come funziona come e quando si applica e quali sono i suoi problemi.
    Il turbo-compressore, normalmente chiamato affettuosamente turbo (ricordate le scritte sulle auto anni 80?) è un oggetto molto particolare e interessante.
    Si compone di due parti idrauliche collegate rigidamente fra di loro mediante un piccolo albero.
    La prima parte è la turbina e la seconda è il compressore vero e proprio. il suo funzionamento è molto semplice, qualcosa fa muovere la turbina che a sua volta muove il compressore che appunto comprime. Ma chi muove la turbina e cosa comprime il compressore?
    La turbina viene mossa dai gas di scarico prodotti dalla macchina (è la parte calda del sistema) mentre il compressore comprime l'aria aspirata attraverso il filtro per poter immettere all'interno della camera di scoppio un maggior volume di aria. La differenza a questo punto è che in un motore aspirato è il cilindro che durante la fase di discesa si occupa del lavoro di aspirazione dell'aria generando una depressione nella cassetta filtro, mentre in questo caso è il compressore che si occupa lui del lavoro di spingere l'aria dentro il cilindro.
    Nello spaccato sotto si vedono i componenti indicati sopra:
    Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   turbocompressore_2.jpg 
Visite: 1 
Dimensione: 67.7 KB 
ID: 1279565
    a destra si vede il compressore, a sinistra (più grande) la turbina.
    L'idea alla base del turbo è, come in certi aspetti avviene per i motori di aereo, sfruttare l'energia dei gas di scarico in espansione e fuori-uscita dal motore che sarebbe persa per far compiere del lavoro ad altri oggetti.
    Tutto bene in teoria ma in pratica ci sono alcuni problemi legati alla natura dell'oggetto. Primo fra tutti la temperatura, la lubrificazione (figlia anche della temperatura) e la velocità di rotazione.
    L'aspetto più critico è sicuramente la temperatura. Essendo mosso dai gas di scarico viene azionato da fluidi a temperature di 8-900° C e non tutti i materiali sono idonei. Secondo aspetto critico è la lubrificazione. Essendo la parte turbina ad alta temperatura, l'albero che collega turbina e compressore normalmente viene montato su bronzine che necessitano di lubrificazione. Di per se non è un problema ma l'elevata temperatura a cui si trova e l'elevato numero di giri quando è in rotazione stressano molto l'olio motore normalmente utilizzato per la sua lubrificazione. Regimi di rotazione di qualche decina di migliaia di giri o anche centinaia sono normali ed il rischio di centrifugazione dell'olio è realmente presente considerando anche il comportamento dell'olio con la temperatura che tende a diventare più fluido e quini essere sparato fuori e non lubrificare più correttamente. Da qui la prassi sempre consigliata di, prima di fermarsi dopo un lungo viaggio o una tirata, un poco con il motore al minimo o fare qualche km in tranquillità per far abbassare la temperatura dell'olio e la temperatura della turbina. Un arresto repentino con tutto molto caldo potrebbe portare a bruciare l'olio con la nascita di depositi di carbonio sull'albero che possono o staccarsi o ostruire i condotti di lubrificazione con il relativo grippaggio e le famose fumate blu allo scarico
    Un turbo sezionato si presenta così:
    Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   TURBO1.jpg 
Visite: 1 
Dimensione: 123.3 KB 
ID: 1279557
    Oltre ai problemi tipici esistono dei problemi e limiti applicativi diversi tra motore a benzina e a gasolio.
    Come detto prima, il compressore comprime l'aria. Tutto ok se non fosse che l'aria comprimendosi si scalda e questo può presentare un problema. Per i motori ad accensione spontanea, ossia i motori a gasolio che funzionano perché "battono in testa" per natura, questo non è un problema. Essendo aspirata solo aria con il gasolio spruzzato direttamente nella camera di scoppio solo alla fine, avere aria più calda non è un problema perché per funzionare l'aria deve essere calda bene ma bene a tal punto da far esplodere il gasolio iniettato.
    Per i motori ad accensione comandata questo è un problema. Essendo la miscela aria-benzina fatta esplodere mediante una scintilla, una temperatura troppo elevata dell'aria o della miscela aria-benzina può generare fenomeni di auto-accensione spontanei e per un motore a benzina non è normale che batta in testa e tenda, per esempio a non spegnersi. Considerando che comunque la miscela aria-benzina durante la fase di compressione nella camera di scoppio di riscalderà per il processo di compressione, il problema di inserire incamera di combustione arai fredda o non farla scaldare troppo è stato prima risolto tenendo dei rapporti di compressione più bassi, indicativamente 8:1 rispetto ai 12-13:1 degli aspirati ed applicando un radiatore sull'aria compressa del compressore del turbo, l'intercooler che nelle versioni aria-acqua provvede anche a riscaldare l'aria in caso i temperatura fredda per avere sempre una corretta temperatura. Raffreddando l'aria si ha anche un altro effetto che è quello di poterne inserire di più perché l'aria fredda è più densa.
    C'è un ulteriore problema connesso con il turbo, che è legato ai gas di scarico. Se in un motore aspirato lo scarico avviene in aria libera e, marmitta a parte, non è strozzato, il turbo rappresenta una strozzatura vera e propria che può creare dei problemi e cambia anche il sound.
    Per quanto riguarda alcuni limiti, il primo fra tutti è il tempo di ritardo della sua risposta e come si comporta in fase di rilascio del gas.
    Il compressore viene azionato dai gas di scaricano che colpiscono la turbina. Per poter funzionare correttamente e fare il suo compito la turbina deve ruotare molto velocemente e questo avviene solo in determinate condizioni e quando i gas di scarico sono belli presenti. A basso carico o bassi regimi di rotazione, i gas di scaricano latitano ed il compressore girerà piano. Questo suo girare piano si traduce nel generare poca pressione e poca spinta ma accelerando l'aumento di spinta non sarà istantaneo ma avverrà con un certo ritardo, turbo-lag, perché il sistema deve accelerare a dovere. Questo fenomeno è più accentuato quanto più grande è la turbina perché le masse in gioco da accelerare sono maggiori. Maggiore è il turbo-lag, maggiore sarà anche la sensazione di spinta quando il turbo sarà a regime.
    Per diminuire il ritardo la prima soluzione fu quella di adottare turbine più piccole e quindi più leggere e la seconda è quella di usare i turbo a geometria variabile. Si tratta di una serie di palette mobili che deviano il flusso di aria che internamente colpisce la girante del turbo per variare la velocità o la portata di aria che colpisce la turbina interna. A bassa velocità le palette saranno messe nella condizione di favorire la massima velocità per aumentare velocemente la velocità di rotazione del gruppo turbina compressore ed ad elevata velocità riducono la velocità ma aumentano la portata di aria. con questo sistema, quello che sarà adottato sul TSI 130, il motore diventerà più reattivo a basso regime ed avrà anche una coppia più bassa come rpm perché il turbo risponderà meglio.
    Se lo scopo di un eventuale tuning è quello di avere solo maggiore potenza, allora si userà un turbo grosso anni 80, se invece si vuole ottimizzare il rendimento del motore per avere motori piccoli da consumi modesti si userà un turbo piccolo, turbo anni 2000.
    Va inoltre aggiunto che i gas di scarico, percorrendo lo scarico, man mano che si allontanano dal motore perdono energia e temperatura e più vicino è il turbo alla testata meglio è. Sfrutta gas di scarico più caldi ma molto più veloci e con più energia.
    Il turbo a geometria variabile si presenta così:
    Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   6_1.jpg 
Visite: 1 
Dimensione: 112.3 KB 
ID: 1279564
    Il turbo è anche dotato di un paio di sistemi di sicurezza, che sono la waste-gate e la valvola pop-off e servono principalmente per controllare la velocità di rotazione della turbina (waste-gate) scaricando parte dei gas di scarico in modo da rallentare la turbina come rpm o durante le fasi di rilascio dell'acceleratore (pop-off) scaricare l'aria nel condotto che va dal compressore per evitare che il compressore comprima l'aria contro la farfalla chiusa con suo danneggiamento.
    Altro giochino che hanno certi turbo è l'overboost che altro non è che una momentanea chiusura forzata della waste-gate in modo da far alzare la pressione di sovra-alimentazione e far fare alla turbina tutti i giri che può fare
    Tessera socio n° 199 - La differenza tra in ingegnere ed un bambino? Solo il prezzo del suo giocattolo!!!!!!!!

  • #2
    Re: turbo-compressore

    Commenta


    • #3
      Re: Turbo-compressore

      Proponiamo l'apertura della sezione: "Quaderni di tecnica", ovvero quando in fondo NON basta sapere che è una Golf...
      I° lezione a cura dello stimato ing. Fenius77.
      QUI la mia Variant -

      Commenta


      • #4
        Re: Turbo-compressore

        fenjus77 - Bravo Andrea per il contenuto tecnico del post introduttivo e soprattutto per l'idea di focalizzarsi su argomenti di carattere squisitamente tecnico.

        Commenta


        • #5
          Re: Turbo-compressore

          Grazie per l'apprezzamento, tony se ritieni opportuno integrare non ti fare scrupoli, andrea

          Inviato dal mio HUAWEI VNS-L31 utilizzando Tapatalk
          Tessera socio n° 199 - La differenza tra in ingegnere ed un bambino? Solo il prezzo del suo giocattolo!!!!!!!!

          Commenta


          • #6
            Re: Turbo-compressore

            Commenta


            • #7
              Re: Turbo-compressore

              Scusate ma mi ero dimenticato di una cosa. Se il problema della temperatura e della lubrificazione è intrinsecamente eliminabile per come è configurato il sistema, per limitare il tempo di risposta o annullarlo incerte configurazioni sono stati storicamente adottati vari sistemi e configurazioni che introducono delle configurazioni miste.
              La prima di queste è stata quella di utilizzare il compressore volumetrico in abbinamento al turbo-compressore. La prima macchina ad utilizzare tale soluzione "mista" fu la Lancia che nel 1985 fece debuttare nelle competizioni la Delta S4. Il compressore volumetrico veniva utilizzato a bassi regimi per compensare la bassa spinta del turbo e quando il turbo poteva fare il suo egregio lavoro veniva by-passato e lavorava solo il turbo. La complicazione di una soluzione del genere era la gestione dei flussi di aria soprattutto nel passaggio da un tipo di sovra-alimentazione all'altra e vice-versa. Il risultato fu quello di avere un motore dalla potenza esagerata, si parlava di 550cv con una cilindrata modesta, 1800 cc ma soprattutto un comportamento praticamente da aspirato. Il difetto di tale soluzione, oltre alla complessità costruttiva stava nel fatto che, a meno di utilizzare frizioni o altri dispositivi (non ricordo) il compressore volumetrico era sempre attaccato ed essendo azionato mediante cinghia dall'albero a gomito un minimo di potenza al motore la sottraeva. C'è anche da dire che, a differenza del turbo che prevalentemente comprime l'aria e quindi la scalda, il volumetrico non la comprime ma la spinge semplicemente più velocemente in camera di combustione. Inoltre la scelta del compressore volumetrico era una soluzione già testata ed affidabile perché derivava dalla progenitrice della delta, la beta 037 che aveva il motore della trevi con il compressore volumetrico.
              Le evoluzioni del concetto doppio turbo sono prevalentemente 2:
              - utilizzo di più compressori in serie;
              - utilizzo di più compressori in parallelo.
              L'uso di più compressori ricalca la soluzione volumetrico + turbo ma in questo caso il volumetrico viene sostituito dal un turbo piccolo e veloce a prendere i giri. La soluzione di più turbo in parallelo non è molto differente ma mi risulta essere la più utilizzata sui motori di grande cilindrata e molto comoda per i motori con architettura a V. In questo caso viene utilizzato un turbo piccolo per ogni bancata o più turbo per bancata (vedi bugatti chyron che ha 4 turbo). Essendo piccoli il turbo lag si riduce di molto.
              Come nota storica, prima che abolissero i gruppi B nei rally, la lancia per la stagione 1987 aveva già previsto una evoluzione del motore della Delta S4 passando al sistema "doppio turbo in serie" con il motore tri-flux ed eseguendo la sostituzione del volumetrico con un turbo.
              Tessera socio n° 199 - La differenza tra in ingegnere ed un bambino? Solo il prezzo del suo giocattolo!!!!!!!!

              Commenta


              • #8
                Re: Turbo-compressore

                Complimenti per le spiegazioni.
                Che ne dici di elencare i vari turbo, monoscroll, twinscroll, vgt..

                P.s.
                Hai dimenticato di citare il secondo turbovolumex.. Il tsi.

                Commenta


                • #9
                  Re: Turbo-compressore

                  Alberto, come hai accennato ci sono vari tipi di turbo. Le variazioni sul tema sono tutte legate alla riduzione del ritardo di risposta. Cominciando dal basso direi:
                  - turbo tradizionale;
                  - turbo twin-scroll;
                  - turbo VGT o a geometria variabile;
                  Il turbo tradizionale è un turbo mono-scroll (mono chiocciola), nel senso che la turbina è alimentata da un solo flusso di gas di scarico, ossia tutti i condotti di scarico confluiscono in un unico punto di ingresso.
                  Il turbo twin-scroll (doppia chiocciola) è quello indicato sotto:
                  Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   twin-scroll-turbo_014.jpg 
Visite: 1 
Dimensione: 48.4 KB 
ID: 1262688 Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   twinscroll.gif 
Visite: 1 
Dimensione: 39.5 KB 
ID: 1262689
                  La turbina rimane sempre unica come nel mono-scroll ma a differenza di quest'ultimo gli ingressi dei gas di scarico sono sdoppiati. Precisamente gli scarichi dei cilindri 1 e 4 sono messi insieme come i 2 e 3. Il motivo di questo sdoppiamento è la non continuità del flusso di gas di scarico. In un turbo normale l'apertura della valvola di scarico del cilindro 1 avviene in un certo istante e questo genera un'onda di pressione ed uno spostamento d'aria con anche la nascita di turbolenza all'interno del condotto di scarico negli altri 3 cilindri che saranno in fasi diverse ma generalmente avranno le valvole di scarico chiuse. Con la soluzione twin-scroll le perturbazioni sulla fluidodinamica della turbina e dei gas di scarico viene limitata solo al cilindro accoppiato ed il flusso è più lineare. Una maggiore linearità si traduce in un minore ritardo nella risposta perché la turbina è interessata da un flusso di aria più pulito.
                  Il VGT, se è quello che penso io, è il turbo a geometria variabile. Come detto prima è una variante del turbo mono-scroll (mi risulta) dove sono inserite nella chiocciola della turbina delle alette mobili gestite idraulicamente da una centralina apposita. Lo scopo del sistema è quello di modificare mediante queste alette la direzione ed i parametri del flusso di gas di scarico che mettono in moto la turbina.
                  Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   Variable-Turbine-Geometry-VTG-1x1280x800.jpg 
Visite: 1 
Dimensione: 114.3 KB 
ID: 1262690
                  Tecnicamente le alette vengono piegate a seconda del carico richiesto al turbo. Precisamente sono molto orizzontali a basso regime e molto piegate ad alti regimi perché a bassi giri la posizione molto aperta permette di sfruttare la velocità dei gas di scarico per far accelerare la turbina. Non viene compiuto molto lavoro perché a differenza delle condizioni di pieno carico ad alti regimi le portate di aria da lavorare non sono elevate. Quando le portate di aria diventano notevoli allora le palette vengono chiuse e viene previlegiata la pressione con cui i gas di scarico colpiscono la turbina per generare maggiore lavoro. La turbina si trova già a lavorare ad alta velocità e ciò permette di limitare molto il turbo lag. Con il turbo nomale la pressione dei gas di scarico avrebbe accelerato si la turbina ma troppo lentamente rispetto a questa soluzione molto veloce.
                  Questo si spiega con un parametro A/R ratio che è quello su cui vanno ad agire le palette. Per un turbo tradizionale questo parametro è molto grande genererà poca spinta a bassa velocità mentre se lo si rimpicciolisce si otterrà maggiore spinta alla bessa velocità ma perderà di efficacia alle alte velocità e sarà soggetto a generare elevate pressioni allo scarico, elevate perdite per pompaggio. Le alette in questo caso eseguono la variazione di 2 parametri:
                  - angolazione con cui i gas di scarico colpiscono la chiocciola della turbina;
                  - la sezione di passaggio dei gas di scarico.
                  Con questo sistema si ottiene per ogni condizione di funzionamento il giusto A/R ratio per avere buone spinte generate senza avere eccessive perdite o sovrapressioni allo scarico. Teoricamente, inoltre, questo sistema potrebbe fare a meno della valvola waste-gate.
                  Grazie per avermi ricordato della doppia sovralimentazione dei vecchi TSI.
                  Autosupermarket è il nuovo sito di annunci di auto usate dove puoi trovare la tua prossima auto a prezzi convenienti. Offriamo una vasta selezione di auto di tutte le marche e modelli, sia nuove che usate.

                  Aggiungo inoltre, sperando che non vi siate addormentati, alcuni dettagli sui sistemi multi-turbo.
                  In generale esistono sistemi serie e parallelo. Nei sistemi in parallelo i turbo, mediamente piccoli, lavorano tutti in contemporanea. Essendo piccoli ed investiti da una modesta quantità di gas scarico sono molto veloci e reattivi ma garantiscono una buona potenza.
                  i sistemi serie hanno mediamente un compressore piccolo o compressore volumetrico ed uno più grande. A bassi regimi lavora il compressore piccolo o il volumetrico e successivamente, salendo di regimi e maggiore potenza richiesta, viene prima attivato anche il turbo grande per una fase transitoria e quando questo diventa autosufficiente il piccolo o il volumetrico vengono isolati e lavora solo il grande
                  Tessera socio n° 199 - La differenza tra in ingegnere ed un bambino? Solo il prezzo del suo giocattolo!!!!!!!!

                  Commenta


                  • #10
                    Re: Turbo-compressore

                    Sintetico e comprensibile, ottimo.

                    Ulteriore puntualizzazione il vecchio tsi twincharger funziona in serie, il compressore a lobi tipo roots soffia aria compressa dentro la grossa girante del turbo finché questi non raggiunge una velocità/pressione di esercizio adeguata a garantire potenza al motore, succesivamete un giunto elettromagnetico stacca la puleggia del compressore ed un'altra valvola a farfalla bypassa l'aspirazione direttamete nell'airbox, escludendo di fatto il compressore volumetrico.

                    Se bene ricordo il sistema di sovralimentazione con 2 turbine veniva chimato anche bistadio, corregimi se sbaglio.

                    Bmw sul poderoso 350M diesel utilizza ben 3 turbocompressori...

                    Non dimentichiamo i glader delle golf/corrado/polo fine anni 80 inizi 90

                    Commenta


                    • #11
                      Re: Turbo-compressore

                      per il bmw è vero, mi ricordo questa diavoleria che credo sia stata una applicazione isolata. Per il discorso del twincharger vw, mi ricordavo un funzionamento diverso leggermente diverso, nel senso che il turbo era sempre attivo e collegato al collettore di scarico ed il compressore, come dicevi tu gestito mediante una valvola di by-pass in parallelo al compressore ed una frizione elettromagnetica (come quella del condizionatore) interveniva attivando il compressore per compensare nelle riprese ed il funzionamento a bassi regimi il lag (che a questo punto direi evidente visto i 170 cv tirati fuori da un 1.4) del turbo.
                      Ho trovato questo video su youtube


                      - - - Aggiornato - - -

                      uscendo dalle auto normali, una evoluzione molto spinta è quella attualmente utilizzata in F1. E' stato infatti applicato un motore elettrico al turbo, quello che viene chiamato MGU-H. Con questo sistema infatti, quando i gas di scarico non sono in grado di generare la velocità necessaria ad alzare la pressione prodotta dal compressore, il compressore viene messo in moto dal motore elettrico. Viceversa in caso di rilascio del gas, in questo caso il motore elettrico funziona da generatore elettrico per ricaricare le batterie ed aiuta il rallentamento della velocità di rotazione della turbina che avverrebbe solo per inerzia. Tra l'altro questo sistema dovrebbe limitare l'uso della wastegate in quanto la diminuzione della pressione del turbo in rilascio dovrebbe essere più veloce.
                      Più veloce gira la turbina e meno fatica essa fa a pompare ulteriormente l'aria in quanto la portata d'aria lavorata cresce con il quadrato della velocità di rotazione. Questo particolare va a determinare:- una lentezza di risposta iniziale che è chiamata in gergo tecnico "turbolag". A regimi di rotazione bassi la spinta dei gas di scarico non è sufficiente a far girare velocemente le pale della turbina, la pressione di alimentazione del motore non supera quella atmosferica;
                      - escalation di potenza, in quanto, insistendo con la richiesta di potenza, il flusso e la temperatura dei gas prodotti dalla combustione aumentano ed appena questi sono sufficienti a fornire una sovrapressione s'innesca una reazione a catena che porta ad una vera e propria esplosione di potenza che viene limitata dall'apertura della valvola wastegate.
                      Tessera socio n° 199 - La differenza tra in ingegnere ed un bambino? Solo il prezzo del suo giocattolo!!!!!!!!

                      Commenta

                      Sto operando...
                      X