Ricordi quel pomeriggio che tu e la Manu siete venuti a trovarmi? Certo che si, quella volta dell'HappyHour... Da quel giorno in poi mi son sempre sentito un po' responsabile nei vostri confronti e mi ero promesso di esserlo sempre, come se volessi proteggervi, perchè credevate in me, perchè ad ogni ritrovo era un "Gio... tu ti siedi in mezzo a noi 2, vero?!", perchè le parole di un amico di trentanni che si rivedeva in te... si sa che si ascoltano sempre un po' di più. Ed invece eri tu che insegnavi a me, come quando ti confidavi su msn e mi stupivo di come riuscissi ad esternarmi i tuoi "casini"... mentre uno dei miei peggiori difetti che mi fanno notare è quello di essere sempre troppo "riservato".
Non dimenticherò mai i viaggi percorsi insieme a te sulle nostre golf, i tuoi fari costantemente nello specchietto ma che quando volevano passarmi non c'era storia di tenerseli dietro. Fare la pausa RedBull in autogrill e poi ripartire nella notte... e pur di fare ancora un po' di strada in formazione mi seguivi nel tragitto a te più lungo. E se passavi da Brescia, una tappa a salutarmi non potevi non farla, come l'ultima volta che ti ho visto, quando ti sei fermato con la Vale. Impossibile per me credere che una distrazione o un colpo di sonno avesse potuto portarti via.
Le tue ultime parole su FB sono state "Hell in a cell" ... neanche a sentirselo che da li a poco in quella Y si sarebbe scatenato l'inferno.
Ho riempito ovunque il web con le nostre foto, perchè tutti potessero vedere che eravamo amici; già... quella parola che tanto mi ha fatto piangere in questi giorni pensando a te: "amico".
Si, sono orgoglioso di essere tuo amico!
Un giorno ci rivedremo e chissà, magari passerai proprio tu a prendermi col tuo "taxi" e torneremo a viaggiare veloci insieme.
Ti voglio bene, ZIO FA!
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